Il Palio - Come si svolge

Un regolamento antico dove quello che conta è conquistare il Drappellone per la propria Contrada

Ultima modifica 4 luglio 2023

Il Palio di Casole d’Elsa è una corsa di cavalli, montati da fantini, che si svolge, ogni anno, la seconda domenica di luglio alle ore 18,30 in onore di San Isidoro. 

La corsa viene effettuata, cavalcando a pelo, su un apposita pista in terra battuta che ha la peculiare caratteristica di svilupparsi in salita e che, quindi, rende la gara particolarmente impegnativa sia per i cavalli che per i fantini. 
E’ un palio definito alla "romana" o "palio lungo" cioè che ha un punto di partenza diverso da quello di arrivo e quindi non circolare come il Palio di Siena. La settimana prima del Palio è caratterizzata da serate di feste e cene nelle contrade.

Le sei contrade che vi partecipano corrispondono a precise divisioni territoriali: Rivellino, Pievalle, Campagna, Il Merlo, Cavallano, Monteguidi. 

Ogni contrada ha colori propri ed uno stemma che la identifica; è regolamentata da uno statuto, guidata da un Capitano e rappresentata da un Presidente. Uno specifico Regolamento approvato dal Consiglio Comunale disciplina tutte le procedure relative alla manifestazione, affidando al Consiglio del Palio la gestione dell’organizzazione della corsa e di tutte le fasi che la precedono.

La prima fase del Palio prevede che il sabato antecedente la corsa vera e propria, si effettuino: l’estrazione delle batterie di qualificazione, le corse di qualificazione e l’abbinamento dei cavalli, che avranno riportato i sei migliori tempi, alle sei contrade. 

La seconda fase inizia la domenica mattina con la tradizionale Messa in onore del Patrono San Isidoro, protettore degli agricoltori. Prosegue nel pomeriggio con la benedizione dei cavalli in Piazza della Libertà, di fronte alla Collegiata di S. Maria Assunta, per poi spostarsi sul percorso di gara, dove verrà corso il Palio. 

Alla contrada vincitrice del Palio, come premio, verrà consegnato il "Drappellone", (detto anche Palio o Cencio) che, generalmente, è uno stendardo realizzato da artisti appositamente incaricati. 
Nei giorni successivi la vittoria, manifestazioni di gioia, canti e cene, aperte a tutti, caratterizzeranno la vita della contrada vincitrice e dei suoi contradaioli.


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